Natale: che stress! 🎄
Se scrivete su Google: "Biblioterapia" o "Libroterapia" vedrete nella vostra ricerca un gran numero tra siti, corsi di formazione, eventi, articoli, da quelli apparsi sulle riviste di moda a quelli di carattere scientifico.
Già da questa prima panoramica si intuisce che non c'è, ancora oggi, una definizione unanime e precisa di cosa sia la Libroterapia.
Il Dorland’s Illustrated Medical Dictionary la descriveva come “l’impiego di libri e la loro lettura nel trattamento delle malattie nervose” (1941), mentre il Dizionario Zingarelli la descrive come “una tecnica di psicoterapia in cui si utilizza la lettura di libri opportunamente scelti per in indurre il paziente a riflettere su sé stesso e superare i propri disturbi” (2020).
Se una definizione esatta ancora non è stata trovata, la comunità scientifica concorda sul fatto che la Libroterapia è in grado di portare molti benefici ai lettori di tutte le età: bambini, adolescenti, adulti e anziani. Un buon libro rappresenta un vero e proprio strumento di conoscenza, in grado di stimolare la crescita cognitiva, psicologica e relazionale della Persona, nel percorso di tutta la sua vita.
La Libroterapia è in sintesi una metodologia, uno strumento, adattabile al lavoro di professionisti diversi, che operano con finalità diverse, in ambiti anche molto differenti tra di loro.
Il termine Libroterapia, in sintesi, può essere usato con tre accezioni principali:
come strumento di AUTO-AIUTO: il libro, lo avrete sperimentato tutti nella vita quotidiana, rappresenta a tutti gli effetti uno strumento di autocura, in grado di stimolare la crescita personale, anche al di fuori di un contesto terapeutico vero e proprio;
come strumento di PSICOEDUCAZIONE: è la libroterapia utilizzata nei contesti educativi e formativi, come ad esempio nelle biblioteche, negli ospedali, nelle scuole, nelle associazioni culturali, con la finalità di promuovere la crescita cognitiva e socio-affettiva, della singola Persona o di un gruppo;
in ambito CLINICO: è quella tecnica usata in contesti terapeutici da figure della salute mentale (psicologi, psicoterapeuti, psichiatri) per promuovere il benessere, la consapevolezza di sé, l'elaborazione di contenuti cognitivi ed emotivi, implementare lo sviluppo di risorse ed abilità, sia a livello individuale che di gruppo.
La Libroterapia ieri e oggi
Nella Grecia Antica, già Aristotele credeva che la letteratura potesse avere un’influenza positiva e curativa sulle persone; anche gli antichi romani sostenevano che esisteva un legame tra medicina e lettura. Ma fu solo nel 1937 che si iniziò a parlare di Libroterapia come cura delle malattie mentali, grazie allo psichiatra Menninger. Fu il primo a scrivere e divulgare articoli a carattere scientifico, in cui faceva riferimento a indicazioni di letture, scelte e pensate appositamente per il singolo paziente e per il momento che stava vivendo, come supporto al trattamento nei diversi disturbi psichiatrici.
La biblioterapia inizia ad essere usata in ambito psichiatrico negli Stati Uniti nel XVIII secolo: osservando i benefici della lettura sui pazienti ricoverati, negli ospedali psichiatrici iniziano ad essere istituite le prime biblioteche interne. La lettura veniva utilizzata allo scopo di distrarre e rilassare, distogliendo l'attenzione da pensieri ossessivi. Nel XX secolo la libroterapia iniziò ad essere utilizzata come metodo di riabilitazione nei soldati con disturbi post-traumatici, causati dalle esperienze della prima guerra mondiale.
Assai diffusa nei paesi anglosassoni, la Book Therapy è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale inglese e indicata nella cura dello stress psicologico. Per questo motivo in Inghilterra esistono molte biblioteche negli ospedali.
In Italia la biblioterapia è ancora poco diffusa. Uno dei fattori di ritardo rispetto ad altre Nazioni sembra essere legato al fenomeno di analfabetismo, presente nel nostro Paese fino al secondo dopoguerra. Da diversi anni tuttavia in alcune carceri vengono promosse attività di Biblioterapia, percorsi di lettura guidata, individuali o di gruppo con interesse e partecipazione della istituzione e dei detenuti; anche all’interno di diverse strutture sanitarie sono state istituite attività di promozione della lettura e di Biblioterapia per i degenti. Si tratta perlopiù di percorsi di lettura guidata, di letture fatte ad alta voce in contesti di gruppo in alcuni reparti su diverse tematiche, con una particolare attenzione alla socializzazione e al confronto.
Una recente ricerca condotta da Fanner e Urquhart sulla letteratura scientifica riguardante la pratica della biblioterapia, evidenzia l’efficacia di tale tecnica per diversi disagi psicologici (quali depressione, ansia generalizzata, stress), soprattutto se inserita all’interno di un percorso di psicoterapia. Risultano invece meno evidenti le prove di efficacia nei percorsi di sola Libroterapia tenuti da persone non professioniste della salute mentale.
Gli obiettivi della Libroterapia
La Libroterapia può essere definita quindi una modalità di prendersi cura di sé attraverso il libro e la lettura. All’interno di un percorso terapeutico la Libroterapia è usata essenzialmente per due scopi:
Aiutare la Persona a comprendere meglio se stessa ed essere maggiormente consapevole del proprio funzionamento, attraverso l'identificazione o la proiezione con i personaggi della storia;
Accompagnare e stimolare un cambiamento che induca un nuovo modo di essere più funzionale.
La Libroterapia è utile quindi per scoprire qualcosa di più su se stessi, per imparare a mettersi nei panni degli altri, riflettere sulle proprie difficoltà, relazioni, sulla propria storia e iniziare a "visualizzare" qualcosa di nuovo per il futuro.
Quali libri si usano in Libroterapia?
Mettetevi comodi. Non esistono libri adatti o libri non adatti, perché nessun libro, al contrario dei farmaci, nasconde dentro i suoi ingredienti possibili “effetti collaterali”.
L’errore più grande è pensare che esista una lista di libri perfetti e magici per tutti, adatti ad ogni momento della vita. Lo stesso libro può essere letto in momenti diversi della propria vita e generare nuove esperienze emozionali e nuove consapevolezze: vi è già capitato?
All’interno della Libroterapia possono essere utilizzati romanzi, racconti, graphic novel, poesie... Sarà il terapeuta, in relazione alla persona o al gruppo di persone che ha davanti, a scegliere un testo che in quel momento possa generare una riflessione e stimolare il cambiamento nella direzione desiderata.
...Se sei un appassionato di libri e ti piacerebbe approfondire la conoscenza di te stesso attraverso la Libroterapia o se hai delle curiosità in merito ai percorsi di sostegno psicologico breve che svolgo, contattami, risponderò molto volentieri!
